Ecco le strategie necessarie, da adottare.
Nell’articolo “I 5 motivi che hanno rovinato il mercato immobiliare in Italia.”, ci eravamo lasciati con la promessa, da parte mia, di rilasciarti delle soluzioni che potessero aiutare la ripresa del mercato immobiliare e allora eccomi qua…come fare ripartire il mercato immobiliare.
Mancano ancora le basi solide.
I mercati da sempre hanno della fasi di decrescita e di crescita; la domanda che attanaglia però gli operanti del settore immobiliare e non solo è: “Ma quando riparte il mercato immobiliare?”.
Non possiamo pensare di costruire una casa senza aver fatto prima delle buone fondamenta.
Nel 2010 ci fu una ripresa del mercato seguita da un crollo clamoroso perché alimentata da dati falsi; è importante che prima della ripresa effettiva, ci siano dietro delle buone basi che permettano di poter costruire un futuro solido senza aver paura che crolli tutto nuovamente. Il timore che il tutto sia alimentato da false speranze c’è sempre, ma se alle persone dai dei validi motivi (“travi” e “pilastri”) allora vedrai che il mercato crescerà e lo farà bene.
L’assestamento dell’Euro.
Come scrivevo nel mio precedente articolo, l’Euro è stato uno delle principale cause che hanno messo in crisi il settore immobiliare e come concludevo il paragrafo, i prezzi stanno tornando lentamente ai valori che avevano gli stessi beni ai tempi della Lira. Questa regressione sta per terminare e nel giro di un paio di anni (v. Il Futuro del Mercato Immobiliare) i prezzi potranno tornare finalmente a salire.
Abbassamento delle tasse sulla proprietà.
Bisogna far tornare la voglia agli Italiani e agli investitori esteri, di reinvestire in Italia. Per farlo bisogna agevolare l’acquisto, ma soprattutto abbassare i costi di mantenimento delle proprietà.
Lo Stato deve capire che il solo possedere immobili, non è simbolo univoco di ricchezza, perché se i beni non producono reddito, sono solo costi! Oggi possedere immobili in Italia, non ha più la forza che aveva una volta e non c’è niente di più sbagliato in questo.
Incentivando il solo l’acquisto non si risolverebbe il problema perché riuscire a comprare un immobile, bene o male ce la facciamo tutti, ma poi non si ha la forza di sostenere tutte le spese di gestione che ne derivano.
Molti miei clienti imprenditori, stanno svuotando le proprie immobiliari perché reputano più utile utilizzare i propri beni per sopperire alle loro difficoltà economiche derivanti dalla propria attività lavorativa anziché utilizzarle come ulteriore fonte di reddito.
Assorbimento di almeno il 30-40% degli immobili in vendita.
Per una sana ripresa occorre anche invertire la rotta e far tornare dalla parte dei forti, i venditori e non gli acquirenti. Ciò è possibile soltanto se a far da padrona è l’offerta e non la domanda. Con il mercato pieno di immobili in vendita, però diventa difficile.
Il primo passo da compiere potrebbe essere quello di togliere dal mercato gli immobili fuori prezzo ed aprire gli occhi ai venditori sul farsi aiutare nella vendita da un’Agenzia Immobiliare con un incarico in esclusiva.
Se guardiamo oggi i portali immobiliari, vediamo centinaia di annunci immobiliari spesso doppi (e anche oltre) per un Comune quando gli immobili effettivi sul mercato sono la metà. Questa cosa rinforza le teorie degli acquirenti che pensano che siano in vendita gli interi Comuni.
Un’altra idea potrebbe essere quella di valutare l’affitto come ipotesi alternativa alla vendita, ovviamente dove è possibile, oppure con le famose formule di affitto a riscatto o aiuto all’acquisto che oggi vanno tanto di moda.
Le banche stanno facendo il proprio lavoro?
Gli interessi bancari oggi sono ai minimi termini e quindi ideali per chi ha la necessità di un finanziamento per l’acquisto di un immobile ed inoltre concedono prestiti solo dopo un’accurata analisi dei soggetti richiedenti; elementi positivi che segnano proprio la volontà di cambiamento da parte delle banche.
Mi permetto di aggiungere il mio disappunto sulla loro scelta di scendere in campo anche nel mercato immobiliare, mediante la creazione di Agenzie Immobiliari proprie che portano soltanto confusione in un mercato che ha bisogno di regole ed ordine e non finalizzato a secondi fini… (Se sei interessato all’argomento ho fatto anche un articolo sul tema.)
No agli incentivi fiscali temporanei.
Una soluzione che mi sento di scartare a priori è l’incentivo fiscale temporaneo che ha già rovinato settori come quello automobilistico e fotovoltaico.
Gli immobili non sono come il pane, ovvero un bene primario di consumo quotidiano, ma bensì sono dei prodotti che spesso vengono acquistati una volta nella vita. Il voler spingere, mediante degli incentivi fiscali temporanei, ad acquistare vorrebbe dire aggravare la situazione perché creerebbe un boom temporaneo seguito da una crisi ancora peggiore. Chiunque sfrutterebbe il periodo per acquistare, per non farlo più una volta scaduti gli effetti dei benefici fiscali.
Un insieme di provvedimenti per una strategia unica.
Purtroppo non è possibile adottare un provvedimento alla volta, ma occorre studiare una strategia, fatta di tanti punti, atta a migliorare definitivamente la situazione immobiliare.
Non dimentichiamoci che l’edilizia dà da mangiare a moltissime persone tanto da essere spesso riconosciuta come il vero motore economico della nostra Nazione.
Proponi tu altre soluzioni! 😉
Quali sono, invece, le tue proposte per far ripartire il mercato immobiliare? Scrivile qui sotto nei commenti.