Quando la pubblica amministrazione rallenta la commercializzazione.
Dell’importanza del cartello immobiliare ne avevo già parlato tempo fa (se non hai letto l’articolo clicca qui), ma ciò che non vi avevo detto è la difficoltà che incontra un Agente Immobiliare per l’installazione.
Non è che mettere un cartello immobiliare A3 o un piccolo striscione di 0,80 x 0,60 metri sia così complicato, ma quello che tu non sai è tutta la trafila che è necessaria per arrivare a poterlo installare.
Solitamente i passaggi sono:
- telefonata al comune
- telefonata alla polizia locale
- telefonata all’ente tributi affissioni
- e-mail/pec al comune per la pratica necessaria
- bonifico per i tributi dovuti
- affissione
Spesso per i primi tre passaggi passano almeno due settimane, ma quello che non sai è che al telefono quando chiedi informazioni nessuno sa mai nulla, però se esponi il cartello poi magicamente ti arriva la multa perché sanno esattamente quello che devono fare. Mistero.
Una volta che apprendi finalmente l’iter necessario, passi al punto 4 e prepari la pratica che si compone di:
- domanda di affissione
- documenti d’identità
- bozzetto grafico del cartello immobiliare
- indicazione del posizionamento dell’installazione rispetto la mappa comunale
- indicazione della tipologia del cartello immobiliare e dell’installazione (distanza e altezza dalla carreggiata, esatto posizionamento dell’installazione)
- auto-dichiarazione di responsabilità in merito all’installazione del cartello immobiliare
- altre ed eventuali
Approvata la pratica (ci possono volere fino a 90 giorni!) puoi finalmente pagare i tributi dovuti (punto 5) e procedere all’installazione del cartello immobiliare (punto 6).
L’efficienza della polizia locale.
Sopra scrivevo “nessuno sa mai nulla, però se esponi il cartello poi magicamente ti arriva la multa perché sanno esattamente quello che devono fare” e adesso ti racconto due aneddoti a riguardo.
La magica sparizione degli striscioni di Segrate.
Qualche anno fa commercializzavo un capannone a Segrate di oltre 5.000 mq e nello specifico avevo fatto realizzare 2 o 3 striscioni (adesso non ricordo con esattezza) di 10 metri di lunghezza, da installare sulle cancellate di questo immobile.
Era agosto; avevo deciso di installarli prima delle ferie estive per poi al rientro preparare la pratica. Nonostante contassi sulla mia memoria che essendo ancora nella giovane età si presuma sia buona, al rientro a settembre ho dimenticato completamente di farlo. Ai primi di ottobre arriva la multa: oltre 700 Euro!
Nonostante il mea culpa e la coda tra le gambe, la polizia locale non vuole sentire ragioni e la multa viene pagata.
Fine ottobre la piacevole scoperta: gli striscioni sono spariti!
La situazione era quindi di 2/3 striscioni nuovi (costati parecchio), multa di 700 euro e cartelli strappati e finiti chissà dove.
Pensi sia finità? Macchè…verso la metà di gennaio dell’anno successivo arriva un’altra multa con la richiesta del pagamento dell’esposizione annuale. Penso sia uno sbaglio e chiamo subito la polizia locale la quale mi risponde: “Non è un problema nostro se i cartelli non sono più esposti. Nessuno ce l’ha comunicato e pertanto per noi sono ancora installati. Dovete pagare la multa.” Ma quindi fatemi capire…uscire a controllare se ci sono sì e se poi non ci sono, no?! Bah…
L’informazione sbagliata.
Altro episodio accaduto qualche anno fa. Chiamo l’ufficio di Cavenago di Brianza per avere lumi a riguardo (famoso punto 1) all’installazione di un altro cartello immobiliare per un bel complesso immobiliare di circa 6.000 mq; la risposta è stata “Deve solo pagare la tassa” sicché sento l’ente di riferimento il quale mi dà il numero di telefono di una persona di una certa età dove devo recarmi (a casa sua…) per il pagamento di quanto dovuto.
Così prosegue per alcuni mesi fino a quando anche qui arriva la multa di circa 400 Euro la cui motivazione era “cartello non autorizzato”.
Incazzato nero e mosso dall’ingiustizia le provo tutte: chiamo la polizia locale, chiedo di parlare con l’assessore comunale, ecc…niente da fare. Nonostante tutti i tentativi si sbatteva sempre contro la solita frase: ” se non ha nulla di scritto non possiamo togliere la multa, ci dispiace”.
E da lì ho preteso da tutti i collaboratori che qualsiasi contatto con il Comune avvenisse sempre in forma scritta.
Ogni Comune ha le sue regole.
Con l’esperienza solitamente impari a muoverti, ma su questo tema ricominci sempre da zero.
Ogni Comune ha le sue regole, ad esempio:
- Cornate d’Adda richiede la pratica edilizia per qualsiasi dimensione del cartello immobiliare, ma se A3 e senza logo lo puoi installare senza alcuna richiesta
- Concorezzo vieta l’esposizione su cancellate
- Milano non chiede imposte se il cartello è installato in loco (dimensioni piccole A3-striscione o,80 x 0,60 metri)
- Busnago fino all’A3 non richiede nulla
- Alcuni Comuni della Martesana (es. Pessano con Bornago) richiedono la compilazione della pratica sul SUAP (online)
- Melzo si prende fino a 90 giorni per rispondere
- Filago solo pagamento e nessuna autorizzazione
- Brugherio non chiede l’autorizzazione (al momento sono in standby) e ti fa installare il cartello immobiliare
- Mezzago mi è stato risposto che i cartelli sui terreni agricoli non si possono mettere perché “i terreni si coltivano, mica si vendono”
Potrei andare avanti a scrivere altri aneddoti e regole che ho acquisito, ma non vorrei diventare troppo pesante.
Con questo articolo voglio sensibilizzarti sul tema del cartello immobiliare; la sua installazione non è così rapida ed economica come si voglia pensare.
Come accade anche in altre situazioni, la burocrazia in Italia è davvero tediosa e questa è l’ennesima prova.